Vidor (TV) - 6 maggio 2011
Tempio Sacrario Oratorio dell'Addolorata
Dopo la Grande Guerra, dove sorgeva l'antico castello dei signori da Vidor con annessa cappella
di Santa Maria, fu eretta nel 1925 sulle sue rovine una nuova chiesa dedicata all'Addolorata
Santa Maria.
Il progetto spetta all'architetto veneziano Brenno del Giudice, collaboratore di Guido Cadorin,
che seppe sfruttare la naturale pendenza del colle ricavando una cripta, aggiungendo un avancorpo
e realizzando sopra questi un Oratorio di ricordo barocco. Nonostante il rimboschimento dei
fianchi del colle, l'oratorio che ricorda i vidoresi caduti durante il conflitto, spicca da
lontano.
4 novembre 1918
La guerra contro l'Austria-Ungheria che sotto l'alta guida di S. M. il Re Duce supremo l'esercito
italiano inferiore per numero e per mezzi inizio il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e
tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi e vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte 51
divisioni italiane 3 britanniche 2 francese una cezo-slovacca ed un reggimento americano contro
73 divisioni austro-ungariche e finita.
La fulminea arditissima avanzata del 29° corpo d'armata su Trento sbarrando le vie della ritirata
alle armate nemiche del trentino travolte ad occidente dalle truppe della VII° armata ed a
oriente da quelle della I° VI° e IV° ha determinato ieri lo sfacelo totale del fronte
avversario dal Brenta al torre l'irresistibile slancio della XII° della VIII° della X° armata e
delle divisioni di cavalleria ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente nella pianura
S. A. R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta armata anelante di
ritornare sulle posizioni che essa aveva già gloriosamente conquistate che mai aveva perdute.
L'esercito austro-ungarico è annienetato esso ha subito perdite gravissime nell'accanità
resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di
ogni sorta e presso che per intero i suoi magazzini e i depositi ha lasciato finora nelle nostre
mani circa 300.000 prigionieri con interi stati maggiori e non meno di 5.000 cannoni i resti di
quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le
valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. DIAZ
Al magg. re Ippolito Banfi com. te btg. alpini Val Varaita dec.to con due medaglie d'argento che
incitando ufficiali e soldati a resistere all'invasore fino al supremo sacrificio cadde
combattendo il 10 novembre 1917
paese di Vidor
paese di Covolo
paese di Vidor
Abbazia di S. Bona
La fondazione di questo complesso monastico è attestata da un documento del 1106. Giovanni da
Vidor ed altri notabili del luogo donarono la cappella di Santa Maria, ed altri beni, ai frati
benedettini di Pomposa. Il monastero di Vidor divenne luogo di convergenza di vie commerciali e
di pellegrinaggio perché qui, per attraversare il Piave, esisteva "il passo barche". Tra le
porzioni originali conservatesi vi sono il chiostro e la chiesa. La navata ha un impianto
rigorosamente romanico mentre già rivolti al gotico sono alcuni elementi della facciata e del
chiostro. Il riquadro che orna il secondo ordine di una delle facciate interne del chiostro è
probabilmente il più importante frammento decorativo presente nell'Abbazia di Santa Bona.
L'affresco raffigura la Madonna con Bambino in trono tra S. Giovanni Battista e S. Gerolamo che
presenta i confratelli benedettini. L'affresco, attribuito per un certo periodo a Giotto in
considerazione della sua alta qualità, è più probabilmente opera di Dario da Treviso (Pordenone
1420 ca. - Conegliano ante 1498). Non si possono trascurare gli elementi lapidei, il frammentario
affresco duecentesco di S. Cristoforo e l'impianto dell'altare della santa egiziana, cui il
complesso è dedicato a ricordo della Prima Crociata cui partecipò Giovanni da Vidor.
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