Tezze di Piave di Vazzola (TV) - 5 agosto 2017

GLORIA
Ai prodi di questa terra olocausta sacra alle vittorie immortali del Piave che Pel diritto e la grandezza d'Italia per la libertà nel mondo caddero su i campi di battaglia nelle insidie del mare.
O GENEROSI
Le spoglie vostre disperse la terra tiene ma la religione vostra è qui e qui vivrà immortale gli animi e i cuori degli italiani incitando a Egregie Opre a più alti ideali. 27 ottobre 1920


Il suolo di questo cimitero è stato donato dal popolo italiano per l'eterno riposo dei soldati delle armi alleate caduti nella guerra 1914-1918 e che sono qui onorati.
L'impero britannico sempre ricorda unitamente ai suoi figli caduti quelli d'Italia che hanno dato la loro vita nella grande guerra 1914-1918.

LA GUERRA IN ITALIA 1915-1918
Nel maggio del 1915 l'Italia entrò nella Grande Guerra a fianco delle Potenze Alleate (Commonwealth britannico, Francia, Russia e Belgio) che stavano combattendo contro le Potenze Centrali (Germania, Austria-Ungheria, Turchia e Bulgaria). La campagna fu combattuta soprattutto sulla frontiera montagnosa settentrionale dove l'esercito italiano fronteggiava le forze austro-ungariche e tedesce.
Sebbene alcune unità di artiglieria britanniche fossero in azione con l'esercito italiano fin dall'aprile del 1917, soltanto a dicembre l'XI e il XIV Corpo d'armata britannico arrivarono per prendere posizione sul settore del fronte di Montello. Questo settore costituiva il cardine della linea del fronte unendo le posizioni rivolte a nord con la linea difensiva lungo il Piave. Con molte azioni di pattuglia e di sbarramento d'artiglieria, e audaci voli della Royal Flying Corps, questa posizione fu mantenuta fino al marzo del 1918 quando alle truppe britanniche fu dato il cambio. La 5ª e la 41ª divisione furono inviate sul fronte occidentale in Francia per aiutare a contrastare l'offensiva tedesca, mentre alla 7ª, 23ª e 48ª divisione fu affidato il settore del fronte sull'altipiano di Asiago.
Il settore di Asiago rimase tranquillo fino a metà giugno quando un pesante attacco austriaco fu respinto. Da allora fino alla fine di settembre le azioni britanniche consistettero in incursioni offensive contro le trincee nemiche causando un notevole ritiro della linea austriaca verso metà agosto. In ottobre, la 7ª e la 23ª divisione furono ritirate dal settore di Asiago per ricostituire il XIV Corpo d'Armata (facente parte della Decima Armata italiana) e per difendere la parte centrale del fronte del Piave.
La battaglia di Vittorio Veneto che pose fine alla campagna iniziò il 24 ottobre. Entro il 27 l'attraversamento del Piave, durante il quale le due divisioni britanniche ebbero un ruolo notevole, fu forzato su un largo fronte. L'avanzata successiva fu rapida e per il 4 novembre, data dell'armistizio, la Decina Armata aveva attraversato il Tagliamento e il XIV Corpo d'Armata aveva catturato più di 28.600 prigionieri e 219 pezzi d'artiglieria.
Sul fronte montagnoso l'avanzata Asiago, in cui la 48ª Divisione ebbe un ruolo guida, comincio il 1° novembre e all'imbrunire del 2, elementi della divisione attraversarono la frontiera austriaca ad Osteria del Termine; queste furono le prime truppe britanniche a penetrare nel territorio delle Potenze Centrali.
Nella campagna d'Italia morirono 2.600 soldati ed aviatori britannici.
CIMITERI BRITANNICI SUL FRONTE DEL PIAVE
Sui campi di battaglia del fronte del Piave sorgono ora due cimiteri - uno a Giavera (417 caduti) ed uno a Tezze (355 caduti). Tutti questi Caduti sono di nazionalità britannica, tranne uno a Tezze (Canadese). Il Monumento ai Dispersi situato nel cimitero britannico di Giavera reca i nomi di 152 soldati e aviatori britannici caduti nella campagna del Piave, che non hanno tomba identificata.


Cimitero britannico di Tezze
355 soldati britannici giacciono nel cimitero di guerra britannico di Tezze. Sono per la maggior parte caduti durante le operazioni di fine ottobre 1918 per il forzamento del Piave: un'altra parte delle vittime dei combattimenti di quei giorni è stata tumulata nel cimitero britannico di Giavera del Montello. Fin dal 1920 l'esercito britannico operò delle attente ricognizioni dei campi di battaglia per raccogliere i resti dei propri soldati e concentrarli in appositi cimiteri, dove ogni singolo caduto è identificato da una piccola stele in pietra bianca che la tradizione vorrebbe provenire dalle scogliere di Dover: su ogni lapide sono incisi lo stemma del reggimento di appartenenza, il grado ed il nome del caduto, la data di morte, l'età e una frase appositamente dettata dalla famiglia. Il Registro presente in ogni cimitero descrive sommariamente le circostanze e gli eventi nei quali il soldato perse la vita.


Villa Dirce


Borgo Malanotte


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