Nervesa della Battaglia (TV) - 25 maggio 2011
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista
La chiesa di parrocchiale di S. Giovani viene citata in un documento del 1152 e successivamente
in una Bolla papale del 1231, come cappella appartenente alla Pieve di Cusignana. Sul finire del
Cinquecento, cresciuta la comunità, venne costruito un tempio più grande e nel 1585 venne
completato il campanile. La nuova chiesa, disegnata dal parroco imolese Gaspare Stabachini venne
consacrata nel 1609. Solo nel 1649 e poi nel 1651 il Vescovo approvò che Nervesa fosse una
Pievania.
La chiesa odierna è stata ricostruita nello stesso luogo e nelle stesse forme di quella distrutta
durante gli eventi bellici del 1917/18, con eccezione del campanile. Nell'interno si possono
vedere alcune opere scampate alla distruzione: le due statue dei titolari, SS. Giovanni Battista
ed Eustachio, del Melchiori; il parapetto marmoreo dell'alter maggiore (XVII secolo); le
statuette in marmo dei SS. Pietro e Paolo, poste ai lati del Ciborio; la pala della Madonna del
Rosario, attribuita al Palma il Giovane; la pala di S. Carlo Borromeo, attribuita a Pietro Dammi.
Chiesa di San Nicolò
La chiesa era in origine situata nelle vicinanze del porto (ex Borgo Piave) nell'attuale piazza
San Nicolò ed inizialmente si trattava di un capitello dei boscaioli e degli zattieri. Nel 1609
divenne oratorio e nel 1851 fu rinnovato ed ampliato dal Comune con l'aggiunta di una torretta e
di un orologio. Distrutta durante la Grande Guerra, l'attuale chiesa di San Nicolò venne
ricostruita in questo luogo, su progetto dell'ing. Pillon, alla fine del primo conflitto
mondiale. All'interno si può ammirare la statua della Madonnina Blu, patrona dei Ragazzi del '99.
Villa Eros
Pesantemente colpita durante la Battaglia del Solstizio (15-23 giugno 1918), Villa Eros fu
riedificata immediatamente dopo la fine del conflitto. Ospitava una preziosa biblioteca che andò
completamente distrutta e fu anche appellata, non senza forti richiami affettivi e retorici,
"Villa Vittoria".
La sezione artiglieri Nervesa al suo presidente cav. uff. Angelo Tonon che con la sua
determinazione permise la realizzazione di questa magnifica opera.
Nervesa, 9-12-1990
In questi luoghi il 16 giugno 1918
ARTIGLIERI della IVª batteria del 14° da Campagna esaurite le munizioni, colpito dal fuoco
nemico il cannone. su questo CADEVANO estremo baluardo di vittoriosa difesa.
Barca da ponte
"I ribollenti flutti delle acque trascinano via tutto ciò che incontrano: ponti di barche,
pontoni, piccoli battelli..."
(Diario di guerra, 15 giugno 1918)
Gli storici ponti sul Piave, fatti saltare durante la ritirata di Caporetto, vennero sostituiti,
durante le azioni offensive di entrambi gli eserciti, da ponti di barche. Legate l'una all'altra
e sormontate da tavole di legno, potevano costituire efficaci passarelle per il trasporto di
mezzi e soldati, ma erano esposte ai rischi delle piene e rappresentavano un facile bersaglio
per le artiglierie. Questi attraversamenti furono gettati più volte da ambo le parti; dagli
austriaci durante la Battaglia del Solstizio, dai nostri genieri durante l'avanzata verso
Vittorio Veneto (ottobre 1918).
discoteca "Disco Palace"
successivo
Grotta del Tavaran Grande
Monumento a Francesco Baracca
Monumento ai caduti Ossario
Monumento ai Ragazzi del '99
Osteria Ai Pioppi
Sul Montello
Via dei Croderi
Frazione
Bidasio
Santa Croce del Montello
Sovilla