Meduna di Livenza (TV) - 6 agosto 2017


chiesa di San Giovanni Battista secolo XIV

La costituzione della pieve di Meduna, da sempre soggetta al patriarcato aquileiese, risale a tempi remoti e l'erezione della prima chiesa sembra databile intorno al 1000. La chiesa, consacrata nel 1363, fu eretta sulla rovine di una precedente, così antica da esserne, secondo i documenti locali, perso il ricordo. La chiesa attuale, in stile romanico, con muratura facciavista e numerose lesene congiunte da archi, ad una navata, fu edificata nella prima metà del 1500, a meno che anch'essa sia un ampliamento di un edificio precedente. Il primo restauro venne nel 1880. All'esterno, sono interessanti le campane, delle quali e testimoniata l'esistenza fin dal 1545, anche se esse furono recentemente fuse per diminuirne le dimensioni. All'interno spiccano il battistero in pietra e una grande tele ad olio, raffigurante l'Ultima Cena, opera del Tintoretto e realizzata quando il grande pittore non aveva più di 27 anni.


Palazzo Michiel Loredan secolo XVI

Severo edificio, costruito allo scorcio del XVI secolo dalla famiglia dei conti Giusti, passò parecchie proprietà, con conseguenti rimaneggiamenti. Intestate perpendicolarmente alla facciata, verso il cortile, vi sono due ali, una sorta contemporaneamente e l'altra di poco posteriore. Il complesso è a due piani e soffitta con fori ovali. Al piano terra s'apre una loggia con colonne in pietra e semplice architrave. Nelle due facciate principali, anteriore e posteriore, si aprono due trifore. Annessa, vi è anche un'elegante barchessa a due piani, con portico a sei arcate, sostenute da colonne in pietra d'Istria, nonché una chiesetta. Il palazzo Michiel Loredan, restaurato nel 83-84, è sede del Comune.


Palazzo Piva secolo XVIII-XIX

L'edificio fu costruito sullo scorcio del XVIII-XIX secolo. Il complesso è a due piani con tetto a quattro falde, la facciata è perfettamente simmetrica, con finestre rettangolari e una piccola balaustra centrale. Due ali laterali, di cui una non allineata con l'edificio, venivano un tempo, quasi certamente, utilizzate come magazzini per il ricovero degli attrezzi e dei prodotti della agricoltura.


Vecchio forno


Capitello di Via Vittorio Emanuele

Questo capitello, in realtà, risulta essere una piccola chiesetta, in cui all'interno si trova una Madonna con il Cristo morente in braccio. Le pareti ed il soffitto sono affrescate e sono presenti un piccolo altare ed una piccola torre campanaria, posta sul tetto. Il capitello, rialzato rispetto al piano stradale, ha un piccolo loggiato d'ingresso.


Frazione

Brische

Mure