Chiarano (TV) - 18 giugno 2017


chiesa di San Bartolomeo Apostolo secolo XVI

La chiesa risale probabilmente fino al XII-XIII sec., ma notizie certe risalgono all'assegoazione della Pieve di Chiarano, da parte di Papa Leone X, al monastero del Canonici regolari di Venezia. Ciò si nota dall'antico stemma esterno alla chiesa raffigurante un personaggio con l'aureola in capo, che regge un bastone su cui è appeso un campanello, stemma abbaziale dell'Ordine. La chiesa fu restaurata nel 1877 e conclusa in facciata nel 1910. È a tre navate: in quella centrale si trova l'Altare Maggiore in marmo datato 1774 con tabernacolo e crocifisso in avorio e due statue in marmo con San Vincenzo e San Sebastiano. Le navate laterali, donate dal Conte Zeno, hanno l'altare di San Bartolomeo a sinistra dove vi è la custodia delle SS. Reliquie, con un quadro della Deposizione di Gesù del 1588 di A. Aliense, allievo del Veronese e l'altare della Madonna Addolorata con un pregevole mosaico selcentesco di L. Caletani raffigurante la Vergine. Sulla Navata di destra l'altare di San Luigi e della Madonna del Rosario. La chiesa ha un prezioso organo del 1794 realizzato dal famoso maestro organaro Sebastiano Callido di Venezia.


Villa Zeno

La villa è appartenuta alla famiglia Zeno acquistate dai Padri di San Pietro di Castello nel 700. L'edificio, ampiamente rimaneggiato nella seconda metà dell'800, è a due piani, con il corpo centrale timpanato e rialzato rispetto le ali. Il frontone porta loa stemma della famiglia Zeno caratterizzato dal doppio corno dogale. Al portale d'ingresso si accede da un terrazzo con scalinate mentre sopra lo stesso vi è un poggiolo in ferro con delle aperture ad arco. Sopra il timpano sono visibili al centro una statua e due pigne ai lati. Numerose e di valore le piante del parco che sorgono tra statue del 700 in pietra, un belvedere, pozzi e delle fontane. Di particolare rilievo è un vecchio Cedro del lilbano che la tradizione popolare vorrebbe piantato da Giulio Cesare.


Villa Zeno


Casone Zamuner

Il "cason" nasce come capanna con pareti in canne intonacate ed il tetto in paglia o strame (canna palustre) e retto da una struttura in legno di salice ed olmo. Si diffonde nel '500 come abitazione di braccianti che vivevano ai margini delle aree bonificate. Nella sua forma evoluta, come è il caso di questo edificio, le pareti vengono realizzate con mattoni di argilla essiccata al sole, o in mattoni cotti recuperati dalle demolizioni di altri edifici e riservati alla costruzione del camino e della "caminera", area a forma di piccola abside attorno al focolare. L'edificio è a due piani: quello basamentale è in mattoni e quello superiore è in pareti di legno. Tradizionalmente si usavano l'essenza di pioppo o gelso. La facciata è rivolta a sud ed è caratterizzata da un portico centrale a tre colonne. Il piano terra era destinato alla vita delle persone e degli animali, non ultimi per importanza i bachi da seta, spesso ospitati in cucina per ripararli nei periodi di freddo primaverile.


Azienda Agricola - Cantine Borga

Le località di Chiarano e Fossalta Maggiore vengono attraversate da un sistema di percorsi storico - naturalistici che consentono la visita a circa venti aziende agricole. Questo è il cuore della zona dei vini del Piave, zona particolarmente felice per la coltivazione della vite in quanto il terreno risulta argillosso, ricco di sali minerali e ben curato. Questi i vini tipici del Piave: RABOSO, CABERNET, MERLOT, CHARDONNAY, PINOT BIANCO, PINOT GRIGIO, PINOT TOCAI e VERDUZZO.


Frazione

Fossalta Maggiore