Castelcies di Cavaso del Tomba (TV) - 10 maggio 2011


chiesetta di San Martino Sec. XI con affreschi Sec. XVI

L'edificio e le immediate adiacenze sono state oggetto di un intervento di scavo archeologico. All'interno della chiesetta, che conserva alcuni manufatti dell'epoca della romanizzazione e romana di notevole interesse (stele bilingue in alfabeto retico-etrusco e latino arcaico, stele funeraria di Calpurnio Saturnino), sono stati rinvenuti i resti di strutture murarie e strati antropici dall'etą del ferro all'epoca tardo-romana.
Sono state riconosciute pure delle strutture appartenenti alla primitiva aula di culto, pił ridotta dell'attuale e con annesso cimitero: di quest'ultimo si sono recuperate anche 4 fosse tombali con le relative sepolture.
All'esterno della chiesetta, sul lato sud, sono venuti alla luce i resti di una probabile abitazione tardo-romana che sembra estendersi anche nell'area ora all'interno dell'edificio.

Il castello di Castelcies
Secondo una tradizione tarda il fortilizio fu costruito nell'XI secolo ad opera di Gherardo Maltraversi che possedeva pure per concessione imperiale i castelli di Fonte e di Pagnano. Nel 1153-1154 all'epoca delle lotte tra il Comune di Treviso e quello di Conegliano, la fortezza, che risultava in mano ai Maltraversi filoconeglianesi e in parte a Sofia di Colfosco, fu prima occupata da Ansedisio Guidotti, capo dell'esercito di Treviso, poi sottratta allo stesso Ansedisio dal Conte di Treviso Manfredo da Collalto, insospettito delle mire di Ansedisio, di nuovo rioccupata da Ansedisio che rimosse pure il presidio della contessa Sofia di Colfosco. Nel XIII secolo il castello appare come bene della famiglia dei Da Castelli, ma dopo il 1283 i documenti non lo ricordano pił. Le campagne di scavo archeologico condotte dall'Universitą di Padova nel 1991-1992, hanno portato completamente alla luce i resti della parte pił elevata del fortilizio costituita da una cinta muraria quadrangolare e da una torre interna.