Castello di Godego (TV) - 13 luglio 2011


chiesa abbaziale Maria Nascente sec. XVIII


santuario Madonna della Crocetta

Onore lacrime e riconoscente affetto all'eroica virtù dei soldati godigesi che nella terribile guerra 1915 - 1916 - 1917 - 1918 caddero trionfando.
A loro gloria perenne la patria questo monumento pose il 12 ottobre 1919.


municipio


Villa Priuli sec. XVII

Antiquarium di Villa Priuli
È tra le ville godigesi di maggiore interesse e valore per i rapporti spaziali e armonici della sua architettura. Sorge nel cuore dell'abitato di Castello di Godego al crocevia tra due importanti tracciati di antico impianto: quello che attraversa l'abitato in direzione sud-nord e si riconnette alla strada per Castelfranco e quello che si sviluppa in direzione est-ovest in direzione di Bassano e Ramon di Loria.
L'interno della villa è a pianta quadrata, caratterizzata dalla presenza di un alto salone a "T". Tutte le pareti, che conservano i soffitti in travi di legno alla sansovina, sono affrescate con dipinti di un ignoto frescante tardo-veronesiano. Da sud a nord gli affreschi dell'atrio rappresentano, sulle sovrapporte a destra, le Arti: Scultura, Pittura, Poesia e Musica. Sulle sovrapporte a sinistra sono affrescate la Geometria e l'Astronomia. Entro le stanze d'angolo, le sovrapporte raffigurano Virtù: a nord-ovest è la Fama, a nord-est la Giustizia, a sud-ovest la Fortezza, a sud-est il Tempo.
L'edificio è sede della Biblioteca Comunale, del Centro Culturale Villa Priuli e del Museo Civico. Vi sono raccolte due collezioni di reperti archeologici dell'età del bronzo medio-recente e di epoca romana che rappresentano significativamente l'evoluzione della civiltà nel territorio comprensoriale.


Villa Priuli

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Centro storico

Il centro è abitato sin dalla Preistoria e tutt'oggi sono visibili "le Motte", un tipico insediamento dell'età del bronzo. Nel centro storico, nel V secolo, si stanziò una tribù di Goti, che diede origine al primo nucleo del castello e quindi al nome del paese. Sotto la dominazione veneziana, anche qui prese inizio il fenomeno delle Ville Venete ad opera dei patrizi possessori di terre: la cultura veneziana si riflette nell'architettura, nell'ambiente, nel linguaggio, negli usi, costumi e tradizioni e gli antichi edifici del castello, dal '400 all'800, si trasformano in ville dai nomi altisonanti del patriziato Veneto. Si ricordano: Villa Mocenigo Garzoni Martini, del XV sec.; Villa Priuli Moresco Turcato, del sec. XVII, "residuo" di un antico complesso di villa-castello, con il vicino oratorio di Sant'Antonio; Cà Zorzi, ora Beltrame, risalente al sec. XV. Degnidi nota sono inoltre: un piccolo edificio lungo via Roma, dalla particolare decorazione a righe verticali della facciata; la stessa via Roma, per la presenza di piccole abitazioni rurali di architettura minore, alcune delle quali affrescate in facciata; il castellare di Ezzelino da Romano, resto della fortezza ezzeliniana risalente al XIII secolo. Nei dintorni, Villa Cà Leoncino, risalente al XVIII secolo, tipica villa di campagna veneta.